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Riconosco

di Angelo Rocco Galati

La Barcunata 54

Riconosco
il mite cielo dei tuoi occhi quando
la dolcezza del miele
l'anima cattura
e il tuo sogno la pervade
e perde. E teneri
d'impensabile pudore
intero ardono il cuore.

Luce inaccessibile
sul levigato
volto sereno
che l'anima mi quieta;
e i pensieri
la tua presenza sola
placa e pervade.

O quando
verdi scaglie accendono un delirio
inquieto e irrefrenabile,
e nubi addensi
per improvvisi scoppi di baleni:
luce
che dagli occhi immiti
folgori e saetti.

E poi l'assenza
che mi sferza i giorni
e fa gemere le notti,
e io sono scoglio
che il mare furibondo
vulnera e castiga.

E tu,
- lontana dal mio nido -
volo azzurro di gabbiano
oltre la tempesta.